cari amici,
sono tempi difficili per le persone oneste, soprattutto per chi fa politica. Il malaffare alligna un po’ ovunque ma i rischi di “inquinamento” aumentano là dove si gestiscono interessi, denaro e conoscenze. E il campo della politica, si sa, è in questo un terreno delicatissimo. Un terreno pronto ad essere infangato da chi svolge questo mestiere non per amore della collettività ma per interessi personali. Lo vediamo anche in questi giorni, in cui giungono notizie di intrecci perversi fra ‘ndrangheta e politica.
Tocca dunque a noi persone perbene impedire che l’acqua in cui navighiamo per condurre in porto la nave del “bene comune” non venga inquinata da personaggi poco raccomandabili. Dobbiamo farlo per noi stessi e per la nostra credibilità. E’ un appello, questo, che rivolgo a tutto il Popolo delle Libertà: se vogliamo essere davvero credibili dobbiamo essere cristallini e limpidi come l’acqua che sgorga dalla fonte e sgomberare subito il campo da quelle persone “chiaccherate” che si aggirano nel mondo della politica.
Che poi sia politica di destra o di sinistra poco importa, perché il malavitoso non ha idee politiche ma è solo un opportunista che va dove può gestire i propri interessi. E’ quindi importante agire sempre così, sgombrando subito il campo da possibili sospetti, anche alla luce del fatto che c’è ancora da condurre un’importante battaglia sulla giustizia. Sappiamo tutti benissimo, infatti, che lo stato della giustizia in Italia è pessimo. Servono delle vere ed urgenti riforme: per garantire processi più rapidi, per difendere meglio i cittadini dai soprusi ma anche per bilanciare meglio i poteri dello Stato. C’è quindi molto da fare, anche a costo di risultare impopolari. Certo, noi abbiamo fiducia nella magistratura, è bene ribadirlo, e infatti le nostre critiche si rivolgono solo a quella parte della magistratura in cerca di notorietà o che pretende di sovvertire i risultati elettorali. E allora tanto più vale questo principio: se noi saremo puliti, se saremo inattaccabili (emarginando subito le mele marce), potremo allora con forza reclamare quel rispetto delle regole e delle garanzie che fanno davvero una “giustizia giusta” e mettere in condizione il nostro Presidente Berlusconi di poter lavorare in piena serenità e tranquillità.
Vorrei concludere affermando che, in questo momento, il PDL ha bisogno di dimostrare alla gente il suo vero volto: quello della trasparenza, dell’onestà e della lealtà e per fare ciò bisogna sgombrare dalla mente del nostro presidente Berlusconi la preoccupazione di avere intorno a sè faccendieri, collusi o persone poco raccomandabili. Per cui, sarebbe veramente un atto di lealtà nei confronti del presidente Berlusconi, del popolo italiano e di loro stessi se queste persone si mettessero da parte, per dare così a tutti noi la possibilità di difenderli e a Berlusconi di condurre quest’Italia verso i massimi vertici mondiali.