Pirellone e Pisana, Regione Lombardia e Regione Lazio cambiano volto. Dopo le elezioni che hanno portato al governo reguionale Roberto Maroni e Nicola Zingaretti, cambiano gli scenari e le forze politiche in giunta. Regione Lazio: si passa da 15 a 11 gruppi consiliari: il nuovo Consiglio Regionale sara’ ben diverso da quello della Giunta Polverini non solo per la nuova maggioranza ma anche per il ridotto numero di consiglieri e di gruppi regionali. A via della Pisana non ci saranno piu’ i radicali, i Verdi, l’Idv e l’Udc. Il futuro presidente Nicola Zingaretti, potra’ contare su 18 seggi, di cui 10 del suo listino e 18 conquistati dai partiti della coalizione. Il maggior numero dei seggi va al Pd (13), contro i 9 del Pdl e i 7 del M5S.
La coalizione di centrosinistra potra’ contare su 2 consiglieri della Lista Zingaretti, 1 di Sel, 1 del Partito socialista italiano, 1 del Centro democratico. Il centrodestra avra’ 1 consigliere de La Destra e 1 della Lista Storace. Alla lista di Fratelli d’Italia e’ stato detratto un seggio a favore del candidato presidente della collegata lista regionale. Infine, del Consiglio faranno parte 2 eletti nella lista Bongiorno presidente.
Nel parlamentino di via della Pisana siederanno quindi sicuramente Francesco Storace e i cinque uomini e le cinque donne del listino Zingaretti: Cristiana Avenali, Daniela Bianchi, Marta Bonafoni, Cristian Carrara, Baldassare Favara, Rosa Giancola, Gian Paolo Manzella, Daniele Mitolo, Teresa Petrangolini, Riccardo Valentini. Regione Lombardia: entrano i ‘civici’ e il Movimento 5 Stelle, restano fuori Sel, Udc e Idv.
Grazie al premio di maggioranza, il Pdl si aggiudica maggior numero di consiglieri nel nuovo Consiglio regionale lombardo, ovvero 19. Il Pd, primo partito in Lombardia, ne ottiene 17, mentre 15 consiglieri vanno alla Lega Nord, partito del neogovernatore, Roberto Maroni, il quale incassa anche gli 11 della lista civica ‘Maroni presidente’. Nove i consiglieri ‘grillini’, a partire dalla candidata alla presidenza, Silvana Carcano, che faranno il loro esordio al Pirellone. New entry anche i 4 consiglieri del ‘Patto civico con Ambrosoli presidente. Fratelli d’Italia ottiene due consiglieri, il Partito pensionati uno. Fuori dal Pirellone Sel, Idv, Centro popolare lombardo e Psi, tutti a sostegno di Umberto Ambrosoli. Tra i sostenitori di Maroni esclusa la lista ‘3L’ di Giulio Tremonti che in Lombardia aveva tentato l’esperimento di presentarsi da sola in appoggio alla candidatura di Maroni (a livello nazionale, l’ex ministro dell’Economia si e’ presentato nelle liste del Carroccio).
Fuori anche Alleanza ecologica. Non entrano in Consiglio, infine, il candidato governatore ‘montiano’ Gabriele Albertini (eletto al Senato con ‘Scelta civica’) e il candidato di ‘Fare per fermare il declino’, Carlo Maria Pinardi. La lista civica di Albertini non ottiene neanche un consigliere, ne’ riesce a farlo l’Udc che sosteneva l’ex sindaco di Milano. Tra gli eletti (col sistema delle preferenze) alcune riconferme, stando a quanto riportato dal sito della Regioni. Tra questi, il segretario regionale del Pd, Maurizio Martina, l’ex capogruppo al Pirellone, Luca Gaffuri, poi, sempre per il Pd, Alessandro Alfieri e Fabio Pizzul. Per la Lega, rimangono in Consiglio, l’ex presidente, Fabrizio Cecchetti, Angelo Ciocca, Jari Colla e Massimiliano Romeo. Per il Pdl, Alessandro Colucci e l’ex assessore, Raffaele Cattaneo. Mario Melazzini, alla Sanita’ nella precedente giunta, entra per la prima volta in Consiglio.
Ingresso al Pirellone anche per il coordinatore del Pdl Mario Mantovani, tra i papabili per il ruolo di vice di Maroni. Confermata anche Elisabetta Fatuzzo del partito dei pensionati (che ora appoggia la coalizione vincente del centrO-destra, mentre prima era all’opposizione). Eletto per Fratelli d’Italia l’ex vice sindaco di Milano, Riccardo De Corato, mentre per il Carroccio passano il presidente della Provincia di Lodi, Pietro Foroni, e il vice sindaco di Brescia, Fabio Rolfi. Fuori l’ex parlamentare, Laura Molteni.