Comunicato Stampa
IL CONSIGLIERE-POLIZIOTTO CARMINE ABAGNALE PUNTA IL DITO CONTRO LA DISATTENZIONE DEL MINISTRO MARONI NEI CONFRONTI DELLA POLIZIA DI STATO.
In questi giorni si assiste a tutta una serie di iniziative del Governo proiettate a migliorare la gestione della prevista regolarizzazione di una parte dei clandestini che dovrebbe interessare non meno di 800.000 irregolari sul territorio. Una stima numerica che, per il Consigliere-Poliziotto Carmine Abagnale, è calcolata per difetto, essendo lui convinto (come ha d’altronde già detto in altre sedi), che gli stranieri irregolari siano molti di più.
“Le iniziative del Governo, di per sé, sono pregevoli – afferma Abagnale – anche perché vedono il coinvolgimento di apparati pubblici e non (ANCI, Sindacati e Associazioni maggiormente rappresentative) e perché sono tese all’informazione dell’utente, ad agevolare l’invio delle istanze, a fornire chiarimenti ai datori di lavoro, etc; tutte cose che finalmente fanno capire come la gestione degli stranieri deve accomunare tutta la pubblica amministrazione e non solo. In tutto questo però qualcosa non quadra – continua il Consigliere-Poliziotto – ed è la totale assenza in queste iniziative delle Questure, cioè di quegli Uffici che dovranno rilasciare qualcosa come 800.000 titoli si soggiorno elettronico.
“A me sembra – si accalora il Consigliere-Poliziotto Abagnale – che questo sia un ulteriore segnale di come il Ministro Maroni tiene in bassa considerazione le Questure, e quindi anche i poliziotti che ci lavorano. Eppure, lo ripeto, il lavoro maggiore dovranno farlo proprio le Questure. Nessuno sembra però rendersi conto che, se queste non funzionano, si vanifica il lavoro anche degli altri Enti.
Ad esempio: verrà fatto un grosso lavoro in prefettura che poi passerà appunto in Questura e, se questa non sarà in grado di funzionare, il lavoro si bloccherà, poiché gli uffici immigrazioni delle Questure, nelle condizioni in cui si trovano, non potranno mai e poi mai smaltire la mole di lavoro che verrà affidata a loro.” Non una sola parola sulle difficoltà che potrebbero incontrare i Questori e i loro collaboratori dell’Immigrazione – continua quasi arrabbiato Abagnale – sì, perché qui si parla di 800.000 rilievi fotodattiloscopi da effettuare trattandosi di primi rilasci, più 800.000 rilevazioni impronte con lo SPAID per il rilascio del PSE e 800.000 consegne (si chiama attivazione e consegna per gli addetti ai lavori) del PSE: un totale quindi di 3.200.000 contatti in più fra utenti e Questure d’Italia di cui ben il 25% interesserà due sole Questure, Roma e Milano.”
“In conclusione – afferma Abagnale – come servitori dello Stato si usa dire “usi obbedir tacendo, e tacendo mori”, ma nella circostanza ci sentiamo di dire “ad impossibilia nemo tenetur”; che tradotto vuol dire: “nessuno è tenuto a fare cose impossibili”.