Il Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Criminalità del Popolo della Libertà e Consigliere Comunale di Milano Carmine Abagnale e il Segretario Provinciale Generale del COISP di Pavia Vincenzo Ferrotto hanno incontrato il prefetto di Pavia.

Prosegue con successo l’attività di Carmine Abagnale, Responsabile del Dipartimento Sicurezza e Criminalità del Popolo della Libertà della Lombardia e Consigliere Comunale di Milano, nel sensibilizzare le istituzioni in merito alla carenza di fondi destinati alle forze di polizia. Stamattina il vulcanico Consigliere, reduce da un fondamentale incontro con i sindaci del napoletano, ha incontrato insieme a Vincenzo Ferrotto, Segretario Provinciale Generale del COISP di Pavia (Coordinamento per l’indipendenza sindacale delle Forze di Polizia) il prefetto di Pavia Ferdinando Buffoni. Le istanze portate avanti dal Consigliere-poliziotto, dopo i successi milanesi, sono le stesse e non cambiano relativamente a Pavia, concentrandosi in primo luogo nella cronica mancanza di organico delle forze di polizia.

“Ho invitato Abagnale a Pavia – dice il Segretario Provinciale Generale del COISP di Pavia Ferrotto – per confrontarmi con lui visto il grande consenso cittadino ottenuto a Milano sulla sicurezza partecipata: vorrei infatti attuare anche a Pavia lo stesso modello milanese. Tra breve nascerà fra l’altro anche a Pavia una sede dell’API (Associazione Poliziotti Italiani) che coinvolgerà tutti gli ex addetti alla sicurezza per contribuire, come è successo a Milano, alla sicurezza di Pavia”.

“Una politica sulla sicurezza – interviene Abagnale – attuata sia dalla Questura che dal Comune di Milano, che ha avuto il grande merito di aver impiegato più uomini in strada. Questo semplice fatto ha permesso di spostare gli uomini dedicati al piantonamento verso il lavoro di investigazione, permettendo così di smascherare molti più autori di reati e contribuendo ad una forte diminuzione di reati commessi”.

“Abbiamo così proposto al prefetto di Pavia – continua il Consigliere-poliziotto – di impiegare proprio gli ex appartenenti alle forze dell’ordine in pensione, soluzione che anche a Milano ha dato i suoi frutti: per esempio, questi volontari stanno presidiando con competenza e professionalità, su indicazione del settore sicurezza del comune di Milano, le zone maggiormente a rischio. Tutto ciò ha fatto sì che si potesse recuperare molto del personale delle forze dell’ordine, ora impiegato nell’attività di investigazione”.

Il prefetto pavese Ferdinando Buffoni si è dimostrato persuaso delle proposte di Abagnale e di Ferrotto, condividendo in pieno le prospettive sulla sicurezza partecipata. Per poter prendere delle decisioni concrete, però, dovrà per correttezza parlarne con la nuova amministrazione che si deve ancora insediare. Solo dopo che ne avrà parlato con loro, infatti, il prefetto pavese potrà avere un quadro preciso della situazione e delle azioni che bisogna intraprendere.

“La mia speranza – conclude Carmine Abagnale – è che anche a Pavia si ottengano, anche grazie ai consigli miei e del collega Ferrotto, quei successi che ho visto con soddisfazione all’opera a Milano”.