La direzione centrale Famiglia, Scuola e Politiche sociali del Comune ha definito il bando di assegnazione dei nidi in gestione ai soggetti del terzo settore, ovvero quegli asili presenti in strutture comunali, ma gestiti da cooperative accreditate. Questi asili nido sono in tutto 45 e si aggiungono ai 101 gestiti direttamente dal Comune di Milano.
Nel bando, in fase di pubblicazione, sono stati esplicitati i seguenti punti:
– impegno a garantire la continuità educativa e il rapporto educatore-bambino mediante la riassunzione del personale già operante nei servizi oggetto del bando di accreditamento
– impegno formale, da parte dei soggetti assegnatari, ad adottare i contratti di categoria dei lavoratori dipendenti sottoscritti da organizzazioni sindacali e associazioni datoriali maggiormente rappresentative
– impegno a garantire trattamenti economici non inferiori a quelli previsti dal contratto delle cooperative sociali
– impegno a garantire il mantenimento dei diritti acquisiti per il personale già operante nei servizi oggetto del bando di accreditamento.
I principi guida che caratterizzano il bando sono volti allo sviluppo di un sistema integrato tra pubblico e privato, sorretto da adeguati ed efficaci strumenti di controllo della qualità, dando così vita a sinergie che permettano di espandere l’offerta e al contempo riconoscersi in valori comuni di attenzione dedicata al bambino nei primi anni di vita, tappa fondamentale per la crescita armoniosa dell’individuo.
Questo sistema di offerta integrata tra servizi comunali e servizi accreditati comporta anche un collegamento educativo e funzionale con il sistema organizzativo dei Poli Territoriali comunali, che costituiscono le sedi di coordinamento dei servizi all’infanzia. Concretamente significa che nei servizi affidati ai gestori accreditati i contenuti tecnico-pedagogici devono essere allineati con quelli della Carta dei Servizi Comunali approvata con una delibera di Giunta del 23 dicembre scorso.
Con tali imprescindibili impegni, richiesti ai futuri assegnatari come condizione alla partecipazione al bando il Comune ha voluto garantire ai bambini e alle famiglie la possibilità di portare avanti i percorsi educativo-pedagogici, già avviati negli anni precedenti, con le stesse figure di riferimento.
Nel contempo, come preannunciato alle organizzazioni sindacali durante l’incontro del 1° febbraio, è stato garantito alle educatrici il mantenimento del posto di lavoro e tutti i diritti acquisiti, nonché il rispetto dei contratti sindacali delle cooperative sociali.