Politica

Febbraio 2013

Salsi: “Grillo ha paura di vincere, ecco perché non è andato in Tv”

Da |18 Febbraio 2013|

La rinuncia di Beppe Grillo a partecipare all’intervista concordata con Sky non smette di creare polemiche e allusioni.
Secondo il leader dei Cinque Stelle “ci sono due modi per fare campagna elettorale. Il primo serviti e riveriti nei salotti tv, magari con trasmissioni ‘cucite addosso’. Noi preferiamo il secondo: nelle piazze, tra la gente. […]

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NEWS N. 19

Da |6 Febbraio 2013|

(1) – Berlusconi: Monti e Bersani disperati. PdL in crescita, sorpasso ormai vicino

Intervistato a Studio Aperto, Silvio Berlusconi, commenta così le critiche di Monti e Bersani alla sua proposta sull’Imu: “sono disperati. Sono disperati perché credevano di avere la vittoria a portata di mano, invece hanno presentato un programma che prosegue la politica del governo Monti con il mantenimento dell’Imu, una nuova imposta patrimoniale, l’aumento dell’Iva e nessuna riduzione dell’Irap, l’imposta rapina sulle imprese, e noi li abbiamo quasi raggiunti anzi siamo in area di sorpasso”.

“La Corte dei Conti – aggiunge – ha confermato quello che io continuo con insistenza ad affermare: non si può continuare con questa politica dell’austerità, con un aumento della tassazione. Una tassazione sbagliata e dissennata sulla casa. Bisogna che per la ripresa si diminuiscano le tasse sulle imprese, famiglie e lavoro”. Parlando poi del rialzo dello spread e delle accuse che questo dipenda dalle promesse elettorali di Berlusconi: “è un’altra delle stupidaggini che abbiamo sentito da parecchio tempo, e soprattutto in questi giorni: gli interessi che dobbiamo pagare sui nostri titoli del debito pubblico sono assolutamente indifferenti sia all’attività’ di governo che ai programmi di governo. Dobbiamo registrare che l’Imu ha prodotto una distanza, un vallo, tra lo Stato e le famiglie. Da qui e’ derivata, subito, una riduzione dei consumi”.

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Gennaio 2013

NEWS N. 18

Da |30 Gennaio 2013|

(1) – Berlusconi: il Pd non sa gestire una banca come potremmo lasciargli gestire il Paese?

Silvio Berlusconi, intervistato al Tg1, non replica a Mario Monti, che ha aperto ad un’alleanza con il Pdl ma senza l’ex presidente del Consiglio. ”Il Popolo della Liberta’ ha gia’ risposto”.

“L’Imu – prosegue – è il segno evidente dell’insipienza e dell’inadeguatezza di Monti e del suo governo di tecnici, che non hanno saputo neppure intravedere le gravi conseguenze della loro decisione sulla prima casa. Noi invertiremo completamente la rotta abrogando l’Imu al primo Consiglio dei ministri, riorganizzando la macchina dello Stato che ci costa oltre 800 miliardi all’anno. Potremmo in questo modo ridurre la spesa pubblica di 16 miliardi ogni anno e utilizzare questi risparmi in favore delle imprese con la riduzione dell’Irap e in favore delle famiglie con l’introduzione del quoziente familiare”. Per Berlusconi la vicenda Mps dimostra che “la sinistra” non può governare il Paese. “E’ chiaro a tutti che se la sinistra non sa gestire una banca, non può governare il Paese. Su questa vicenda tra Monti e Bersani si sono già detti di tutto e di più. E’ noto che nelle regioni rosse la sinistra controlla vaste parti dell’economia, a partire dalle cooperative e dalle banche”. L’Mps, conclude, è la terza banca italiana e adesso la priorità è “trovare soluzioni concrete”. Le colpe, se ci sono, le vedremo dopo. La banca ha sei milioni di clienti e trentamila dipendenti”.

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Elezioni: su fisco e manovra bis cresce la distanza tra Monti e Bersani

Da |29 Gennaio 2013|

Tra Mario Monti e Pier Luigi Bersani e’ scontro frontale. Lo dimostra il sito del Pd dove si simula il gioco a incastro di una matrioska russa (ribattezzata polemicamente verso il premier dimissionario ”Marioska”) e si puo’ leggere: ”Monti promette meno tasse. Pd: non e’ che sotto il loden spunta Berlusconi?”. Due mesi fa sarebbe stata impensabile un immagine cosi’ sferzante da parte del partito di Bersani nei confronti del presidente del Consiglio. A far salire la tensione e’ una frase pronunciata ieri da Monti a ”Omnibus” su La7: ”Escludo una manovra correttiva dei conti ma non escludo niente in certi casi di esito del voto”. Monti ha esposto anche il suo programma fiscale, tema che e’ diventato il centro della campagna elettorale: riduzione di Imu a iniziare dal 2013, di Irap e Irpef dal 2014.

Il riferimento al possibile esito di ingovernabilita’ che puo’ scaturire dalle elezioni non e’ piaciuto al Pd, anche se il premier ha precisato: ”Il ritorno del rischio sui mercati per l’Italia dipende da quello che facciamo a seguito delle elezioni. Non bastano maggioranze strette per fare tutte le riforme che servono per uscire dall’emergenza in cui e’ l’ Italia e se ci fosse una grande coalizione sulle riforme non so se avrebbe il sapore della vecchia politica, forse avrebbe quello della politica necessaria”. Quindi, disponibilita’ ad ampie soluzioni di governo dopo il voto e’ la novita’ che spiega i riferimenti delle ultime settimane di Monti al ”taglio delle ali” (Nichi Vendola e Roberto Maroni) e alla disponibilita’ del confronto con Pd e Pdl (se quest’ ultimo dovesse privarsi di Silvio Berlusconi). Non piace al partito di Bersani neppure la stoccata che il leader di Scelta civica fa nei confronti del sindacato: ”Le opposizioni in materia di lavoro ci sono venute da un Pd molto condizionato dalla Cgil. E’ un peccato che si possano fare meno riforme di quelle che si potrebbero fare, semplicemente perche’ ci sono queste gabbie”.

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NEWS N. 17

Da |27 Gennaio 2013|

(1) – Berlusconi: da Monti una scelta irragionevole

“Monti ha fatto una scelta assolutamente irragionevole, quella di porsi come protagonista nella politica italiana, una politica che ha sempre mirato a un assetto bipolare dello Stato”. E’ quanto dichiara Berlusconi, ospite alla trasmissione 28 minuti su Radio2. Ricordando l’allarmismo del presidente del consiglio uscente sui nostri titoli pubblici: “ho già ricordato che Monti dice ‘mascalzonate’ e lo confermo anche oggi, perché un anno fa c’era una tensione che riguardava non solo i titoli italiani, ma anche quelli greci e spagnoli”.

Il leader del popolo della libertà commenta poi alcuni sondaggi, che “vedono Grillo poco sopra il 10%, un dato ininfluente. Lui ha criticato tutto ciò che esiste, ha criticato la politica, anche giustamente, ma poi non ha fatto nessun passo avanti con una proposta. Anche il modo in cui ha scelto i parlamentari mi fa incuriosire nel vederli in Aula”.

Berlusconi ricorda che “questo governo, apprestandomi io a andare in giro per l’Italia e forse a tornare nelle piazze, ha ridotto la mia scorta con grande tempestività” e poi si sofferma sull’argomento del giorno: “ho un sentimento di affetto verso Monte dei Paschi, che mi fece i prestiti i primi anni da imprenditore. Grazie a loro potei costruire Milano due e Milano 3, il legame era tale per cui risultai come l’unica società con cui la banca concedeva mutui premiando la mia puntualità nei pagamenti. E’ un’istituzione cui voglio bene. Non conosco questa situazione e non voglio perciò espormi in particolari che non conosco. Il fatto che il gettito della prima rata dell’Imu sia di fatto coincidente con il prestito fornito dal governo al Monte dei paschi è credo una coincidenza casuale a cui non credo si debba dare importanza”. Quanto agli attacchi del Giornale contro il Pd, spiega: “vorrei sottolineare che è un quotidiano indipendente, non mi dissocio da quanto scrive, ma fa il suo mestiere e io non ho nessuna responsabilità su ciò che fa il Giornale”.

Spazio poi al rapporto con la Merkel: “abbiamo sempre avuto un rapporto cordiale, ma non ci siamo più sentiti, perché io non ho avuto più voglia in quanto mi sono offeso, mentre lei non ha nulla da offendersi, hanno raccontato di una frase sulla Merkel che mai mi sarei permesso di fare nei confronti di nessuna donna”. E in merito alle illazioni sui suoi rapporti con la mafia: “l’ho già giurato sulla testa dei miei figli e dei miei nipoti. Io sono stato colpito dalla mafia per minacce verso i miei figli e ho dovuto portare la mia famiglia fuori Italia per un’estate. Poi ho deciso che non potevamo stare loro di là e io di qua e siamo andati in Spagna”. E infine spazio ad una breve parentesi calcistica: “Balotelli o Kakà al Milan? Nessuno dei due perché non è possibile in tempi come questi. Galliani spera sempre ma poi il linguaggio duro dei conti lo trattiene dall’operare”.  […]

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