Un’opportunità per le mamme che lavorano e che scelgono di stare a casa con il proprio bambino nel suo primo anno di vita. Il Bonus Bebè è uno dei servizi più innovativi per la prima infanzia che va incontro alle esigenze di tante mamme lavoratrici, un aiuto concreto nel difficile compito di conciliare la vita familiare con quella lavorativa. Questo è il risultato, in sostanza, dell’approvazione del provvedimento da parte della Giunta, che attraverso un investimento, a bilancio 2010, pari a un milione e 500mila euro, garantisce continuità al progetto. Una somma che permetterà di accogliere indicativamente 500 nuove domande.
Avviato nel 2007, il Bonus Bebè prevede l’erogazione di un contributo economico di 500 euro mensili. Ed è pensato per il genitore che usufruisce del congedo parentale per un periodo di almeno sei mesi e fino al compimento del primo anno di vita del bambino. La domanda può essere presentata anche dalle famiglie con figli in affidamento pre-adottivo.
Fino ad ora ne hanno beneficiato 2.244 famiglie per un totale di 4.876.631 euro erogati.
I requisiti previsti per accedere al Bonus Bebè sono:
• la residenza della famiglia a Milano da almeno 3 anni;
• una certificazione ISEE non superiore a 18mila euro;
• la documentazione del datore di lavoro o dell’INPS che certifichi l’astensione facoltativa per un periodo non inferiore a 6 mesi subito dopo l’astensione obbligatoria.
Tra le novità annunciate dall’assessore anche l’eliminazione della lista d’attesa per i nidi e per le scuole dell’infanzia. “Abbiamo assegnato – ha detto un portavoce del Comune – 11.300 posti nido. Il risultato di un grande lavoro di squadra, portato a termine grazie anche alla rete pubblico-privata promossa e sostenuta con impegno dal Comune di Milano”.