COMUNICATO STAMPA

MILANO 24-11-10 – Resto sempre più sconcertato davanti alla faziosità di certa sinistra che, predica bene e razzola male. Mi riferisco, in particolare, alla richiesta della consegna dell’Ambrogino D’Oro, l’ambito riconoscimento milanese, a Dino Boffo. Boffo lo ricorderete tutti, se non per le sue qualità professionali (ex direttore di Avvenire) per il caso che lo ha visto coinvolto insieme al direttore de Il Giornale, allora alla guida del quotidiano Il Giornale, Vittorio Feltri. Un caso finito poi, non nelle aule dei tribunali civili e penali, ma in quelle dell’ordine dei giornalisti che ha condannato Vittorio Feltri a tre mesi di sospensione. Una condanna, a mio parere ingiusta. Ma non voglio entrare nel merito della decisione dell’ordine dei giornalisti quanto quella che più da vicino mi compete: quella per l’assegnazione del premio milanese. Si è prediacata, a lungo, la neutralità del premio e invece, ancora una volta, la sua assegnazione si è trasformata in una “guerra politica”, non basata su valori e principi, quanto su numeri ed affermazioni di lobby di potere. Infatti, il caso Boffo parte da una verità: la condanna per molestie dell’uomo. Ora, solo questo a mio parere era ed è un valido motivo per escludere il candidato dalle nomination. Infatti, credo che il premio debba essere assegnato a persone meritevoli, nelle quali potersi rispecchiare e magari prendere esempio. Come sapete, infatti, l’Ambrogino d’Oro è il nome non ufficiale con cui sono comunemente chiamate le onorificenze conferite dal comune di Milano. Il nome è ispirato a Sant’Ambrogio, patrono di Milano per questo sono consegnate il 7 dicembre. Vi sono due categorie: Medaglia d’oro e Attestato di civica benemerenza. Ogni anno vengono assegnati fino a un massimo di 30 medaglie d’oro e 40 attestati di benemerenza.

Milano: l’elenco degli Ambrogini d’oro 2010.

La Commissione per la Concessione delle Civiche Benemerenze ha deciso all’unanimità i nomi che saranno insigniti del riconoscimento di Sant’Ambrogio del 7 dicembre. Si tratta di tre medaglie d’Oro alla Memoria, una Grande Medaglia d’Oro, 30 Medaglie d’Oro, 40 Attestati di Civica Benemerenza.

Le medaglie d’Oro alla Memoria saranno assegnate a Claudio Acerbi, socio fondatore dell’Associazione Amici della Cascina Linterno; Tiziana Catalano, vice presidente della Casa delle Donne Maltrattate, e Francesco di Cataldo, vice comandante guardie carcerarie di San Vittore, vittima del terrorismo. Riceverà invece la Grande Medaglia d’Oro Liliana Segre, testimone dell’Olocausto. Nell’elenco dei premiati c’è il giornalista Dino Boffo, la testimone del pestaggio del tassista Luca Massari, La Casa della Carità di Don Colmegna, e ancora i comici Aldo, Giovanni e Giacomo, il poeta e pittore iracheno Fawzi Al Delmi, l’ex Questore di Milano Vincenzo Indolfi, lo chef Gualtiero Marchesi.

E ancora: Lilia Alberghina, ricercatrice e docente; Flavia Fumagalli Amato, disegnatrice; Rosellina Archinto, fondatrice dell’omonima casa editrice; monsignor Giacomo Biffi, Arcivescovo emerito di Bologna; Giuseppe Bigi, responsabile Comitato inquilini Quinto Romano, socio Associazione Parkinsoniani; Giovanni Bognetti, docente; Giacomo De Cerce, judoka; Vittoriano Faganelli, presidente della Fondazione per la ricerca sulla fibrosi cistica; Marco Gambarelli, impegnato nel volontariato, ha aiutato un senzatetto vittima di un pestaggio; Dorando Giannasi, commerciante; Enrico Intra, musicista; Momcilo Jankovic, oncologo; Alessandra Kustermann, responsabile dell’Associazione Soccorso Violenza sessuale.