MILANO/ CASE ALER, ABAGNALE (OBIETTIVO LOMBARDIA): “DISTINGUERE TRA ABUSIVI PAGANTI E NON. ALER SI ACCORDI CON INQUILINI PER RISTRUTTURAZIONI. SERVE TASK FORCE INTERFORZE CONTRO RACKET DELLE CASE. BASTA CON LE CHIACCHIERE”.
Milano – “L’inchiesta di Repubblic? Già a suo tempo avevo presentato le mie proposte per le case Aler. Ma non sono stato ascoltato”, denuncia Carmine Abagnale, capolista a Milano per “Obiettivo Lombardia – Gori presidente”. Abagnale commenta così le rivelazioni di Repubblica che sottolinea le emergenze di quella che il quotidiano chiama “casbah di San Siro”: “Intanto bisogna fare tre distinzioni, perché c’è abusivo e abusivo – spiega -. Il primo tipo è chi paga perché ha ereditato un appartamento perchè coabitava, per esempio, e non ha mai regolarizzato la sua posizione (ma paga il canone massimo); poi abbiamo chi ha ereditato ma non paga, perché l’affitto è aumentato e non puo pagarlo; e infine chi ha abusivamente occupato gli alloggi sfondando le porte ed entrando”.
DISTINGUERE TRA ABUSIVI – Per queste tre situazioni, Abagnale aveva già proposto (al tempo in cui era consigliere comunale e ribadito quando era Assessore alla Sicurezza del Municipio 4) e ripropone altrettante soluzioni: “Per chi ha ereditato e ha sempre pagato, basta valutare la sua situazione e se tutto è a posto, se ci sono i requisiti, può restare. Per chi invece non ha mai pagato, prima paga gli arretrati e poi si vede se può restare; per chi ha sfondato c’è solo lo sgombero non ci deve essere alternativa”.
RISTRUTTURAZIONI CONCORDATE – Il capolista meneghino di “Obiettivo Lombardia – Gori presidente” Carmine Abagnale, va poi a fondo al caso Aler e commenta: “Siccome ci sono appartamenti vuoti che l’Aler non riesce a ristrutturare, che li ceda. L’ho sempre detto: Aler senta chi è in graduatoria e proponga loro un accordo di questo genere: tu ristrutturi? E io ti tolgo la spesa della ristrutturazione dal canone d’affitto. Ovviamente ci dev’essere un preventivo e un accordo previo tra Aler e inquilino sulla cifra, con coerenza dei materiali impiegati: in una casa popolare non possiamo certo metterci il pavimento a parquet o in Marmo di Carrara. La somma preventivata sarà poi scontata dal canone mensile”.
RACKET CASE – Restano infine il problema della sicurezza: “Anche qui – dice Abagnale – possiamo ricorrere intanto a volontari ex forze dell’ordine (carabinieri o poliziotti in pensione), che possono battere la zona e monitorare gli appartamenti strada per strada. In questo modo sapremmo in tempo reale quali sono occupati e quali no. In secondo luogo, occorre una task force interforze contro il racket delle case: poliziotti, carabinieri, finanzieri, polizia locale al lavoro non solo per la tutela delle case Aler, ma direi anche di tutti gli immobili pubblici”.
BASTA CHIACCHIERE – La conclusione? Abagnale va giù chiaro e diretto: “Basta con le chiacchiere e procediamo. Anche perché, a dirla tutta, erano proposte che – come ho detto – avevo già fatto in passato, e direi pure in tempi non sospetti ma a nessuno interessava oggi che ci sono le elezioni tutti gridano: al lupo! e poi?…. ”.