Dopo il convegno dell’8 luglio presso la sala Alessi di palazzo Marino a Milano ove Carmine Abagnale ha lanciato il progetto “Dal Vigile di Quartiere al Quartiere Vigile” la commissione Giustizia della Camera ha approvato un emendamento al Ddl Sicurezza che sancisce la possibilità che il progetto venga realizzato in tempi brevi.

Roma, 7 nov. – (Adnkronos) – Via libera dalla commissione Giustizia di palazzo Madama alle ‘ronde’ volute dalla Lega. La commissione presieduta da Filippo Berselli ha infatti approvato un emendamento presentato dai senatori del Carroccio al Ddl sicurezza che consente agli enti locali di fare ricorso a “guardie particolari giurate”, ad “associazioni tra cittadini, con funzioni ausiliarie di sorveglianza dei luoghi pubblici, al fine di segnalare agli organi di polizia locale, ovvero alle forze di Polizia dello Stato, eventi che possano arrecare danno o disagio alla sicurezza urbana e cooperare nello svolgimento dell’attivita’ di presidio del territorio”. ‘Ronde’, tuttavia, e’ un termine non appropriato, almeno secondo il presidente della commissione Berselli: “non e’ il caso -dice all’ADNKRONOS- di chiamarle cosi’. Con questa norma non si e’ dato il via libera a vere e proprie ronde volontarie, a tanti ‘Rambo’ animati dalla volonta’ di contribuire a garantire una maggiore sicurezza del territorio ma che spesso hanno una scarsa preparazione e sulla cui sicurezza devono vigilare a loro volta le forze dell’ordine”. “A Bologna, nella mia citta’, dopo la guerra c’erano le ‘pattuglie cittadine’, che viaggiavano armate e che erano comunque sotto il controllo delle forze dell’ordine. Oggi non e’ piu’ il tempo di queste cose: devono essere gli enti locali ad assumersi la responsabilita’ di autorizzare e gestire questi contributi ai compiti di sorveglianza del territorio. Ci sono gli ausiliari del traffico, ora ci potranno essere gli ausiliari della sicurezza”. Altri due emendamenti sulla possibilita’ di referendum locali per la realizzazione di nuovi luoghi di culto e nuovi campi nomadi sono stati ritirati, anche se la Lega si riserva la possibilita’ di ripresentarli in aula.

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Il progetto: “da vigile di quartiere a quartiere vigile” lanciato dal segretario provinciale generale del Coordinamento per l’Indipendenza Sindacale delle Forze di Polizia – COISP – e consigliere comunale di Milano Carmine Abagnale – l’8 luglio durante un convegno tenutosi presso la sala Alessi di palazzo Marino, sta trovando la sua realizzazione. “Infatti sostiene Carmine Abagnale- La commissione Giustizia presieduta da Filippo Berselli ha approvato un emendamento presentato da alcuni senatori al Ddl sicurezza che consente agli enti locali di fare ricorso a guardie giurate, ed a associazioni tra cittadini, con funzioni ausiliarie di sorveglianza dei luoghi pubblici con il compito di segnalare agli organi di polizia locale o alle Forze dell’Ordine, eventi che possano arrecare danno o disagio alla sicurezza urbana e cooperare nello svolgimento dell’attività di presidio del territorio. Questo è una vera innovazione nel settore sicurezza Italiano, definito da tutto obsoleto e inadeguato ai tempi.
La collaborazione delle associazioni ma soprattutto quella dei cittadini che diventeranno dei veri e proproi segugi dei delinquenti è il “sistema” che ha utilizzato Rudy Giuliani per combattere la criminalità a New York ha dato ottimi risulti anche i altri paesi dell’america.”
Mi auguro – Continua Abagnale – che il nostro Governo inizi a mettere in pratica anche l’altro suggerimento che ho indicato, sempre al convegno dell’8 luglio, che consiste nel premiare quegli appartenenti alle Forze dell’Ordine che riescono a fare consumare meno reati sul proprio territorio.
Mi spiego meglio: oggi di norma viene premiato l’ operatore o gli operatori delle Forze dell’Ordine che effettuano più arresti, mentre il sistema va invertito debbono essere premiati quegli operatori che hanno la capacità di tenere lontano i delinquenti dal proprio territorio.”