Un’opera che rimanda al bisogno di una città solidale

Milano, 16 novembre 2010 – È stata svelata questa mattina, in piazza Duca d’Aosta, la grande installazione in alluminio e acciaio di Velasco Vitali “Sbarco a Milano”. Con l’inaugurazione dell’opera si completa il progetto artistico di Vitali che vede dialogare tra loro alcune sculture in mostra a Palazzo Reale e quella collocata di fronte alla Stazione Centrale.

“Questa scultura  anti-monumentale ci racconta che i veri viaggiatori sono quelli che viaggiano per viaggiare, e non per arrivare – ha commentato con una nota il Comune di Milano. La meta di un viaggio, infatti, non è un luogo fisico, ma un ideale interiore. Come tutte le opere, tuttavia, anche questa ha uno statuto volontariamente ambiguo: la chiglia in alluminio riflette infatti la città, la vita che scorre, mentre due uomini in bronzo, senza identità cercano ospitalità, reggono fatiche. ‘Sbarco’ rimanda anche al bisogno di una città solidale, che pensa all’accoglienza e all’ospitalità non come un problema ma come un’opportunità. Del resto Milano nel Novecento è stata la città italiana della solidarietà, e oggi dovrebbe interrogarsi su questa sua vocazione storica”.

L’opera, che misura circa 2 metri per 15, resterà dinanzi alla Stazione Centrale fino al 3 dicembre.